L'ALFABETIZZAZIONE
DEGLI ADULTI
In tre anni più di 200 donne e giovani adulti hanno imparato a leggere, scrivere
e far di conto!
Chi è l’ente promotore? SOL MANSI
ha finanziato tutti i costi del progetto: la formazione degli insegnanti, l’allestimento
e le spese di affitto dell’edificio adibito a scuola, gli stipendi degli insegnanti,
il materiale didattico, ecc.
Da chi è stato realizzato il progetto?
SOL MANSI ha coordinato tutte le attività, insieme al partner
locale AMIC: sei monitori/insegnanti, precedentemente formati, hanno realizzato
tre cicli di alfabetizzazione con corsi diurni e serali.
Chi sono stati i beneficiari del progetto?
Più di
duecento donne e giovani/adulti di Kuyo e dei villaggi circostanti;
in Guinea Bissau circa il 58% degli adulti è analfabeta: le donne, tenute lontane
dalla scuola per motivi ed impegni familiari, sono le più penalizzate. Il bisogno
di conoscenza, sia per gli uomini che per le donne, si profila sotto almeno due
aspetti: imparare in senso assoluto nozioni e concetti di base, imparare in senso
funzionale a fare qualcosa che possa essere utile al lavoro o alla professione.
Quali sono state le caratteristiche innovative dell’intervento?
Il metodo adottato, ispirato al pedagogista brasiliano,
Paulo
Freire, porta i destinatari alla piena consapevolezza di agire, di
crescere e di migliorare la propria condizione dall’interno. L’alfabetizzazione
freiriana è ben più che un semplice dominio psicologico o meccanico delle tecniche
del leggere e scrivere, o la memoria visuale di frasi, parole, e sillabe slegate
dall’universo esistenziale, ma suppone un esercizio di creazione e ricreazione,
ed esige una autoformazione affinché l’individuo possa giungere alla comprensione
critica della sua realtà e del suo contesto di vita.
La metodologia del progetto, inoltre, è basata sull’
empowerment
, qui inteso come un processo di “potenziamento” attraverso il quale la popolazione
diventa consapevole dei limiti della propria condizione e si attiva per utilizzare
competenze, energie e risorse collettive, per esercitare un controllo su di essa
e modificarla.
Ogni azione, quindi, viene condivisa con la popolazione di Kuyo e realizzata nella
piena partecipazione della comunità, che ne è protagonista.
Ecco le foto… buona visione!
(photogallery
2006)
L'ACQUEDOTTO
Da febbraio 2007 il villaggio di Kuyo (Antula – Bissau) è tornato a sorridere,
grazie alla condotta idrica che vi ha portato finalmente l’acqua potabile.
Chi ha realizzato l’impianto?
L’impianto è stato realizzato da SOL MANSI Onlus - progettazione e sostegno finanziario
- e dalla stessa popolazione di Kuyo che ha offerto e impiegato la propria manodopera.
Chi sono i beneficiari?
Il villaggio di Kuyo è attualmente in fase di crescita e la possibilità dell’approvvigionamento
idrico ha avuto effetti positivi anche per gli insediamenti limitrofi, che si trovano
nella medesima area abitata da ca. 15.000 persone.
Allo scopo di ringraziare i sostenitori e i partner nazionali ed internazionali
che hanno appoggiato la realizzazione dell’opera, mettiamo a disposizione un
filmato
che documenta i momenti salienti dell’avvio dei lavori e della loro esecuzione,
e si conclude con la festa organizzata dalla comunità per l’inaugurazione dell’acquedotto
e dei fontanili.
E ora… buona visione!
LA COSTRUZIONE
DELLA SCUOLA
Ottobre 2009 è il momento in cui sono terminati i lavori di costruzione del
nuovo edificio scolastico e centro polivalente di Kuyo!
Chi ha realizzato l’edificio?
SOL MANSI ha coordinato, insieme al partner locale AMIC, tutti i lavori di costruzione
(a partile dal mese di aprile del 2008)
Chi è l’ente finanziatore?
La Fondazione San Zeno ha messo a disposizione di SOL MANSI un finanziamento di
euro 30.000,00 per la costruzione dell’edificio scolastico.
Com’è composto l’edificio?
Sono disponibili tre aule, un bagno, un’ampia sala riunioni/biblioteca e centro
di servizi, dotata di computer, collegamento internet, fotocopiatrice.
Accanto alla scuola, grazie ad un prolungamento della canalizzazione dell’acqua,
si sono realizzati anche un fontanile e due bagni esterni.
Chi sono i beneficiari del progetto?
Più di duecento bambini frequentano le lezioni di mattina e di pomeriggio e gli
abitanti, in particolare i giovani e le donne, di Kuyo e di tutti i villaggi circostanti,
frequentano il centro ed utilizzano i servizi messi a disposizione.
Ecco le foto… buona visione!
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2009)
PROGETTO 3DNET
RETE > INFORMAZIONE -> SVILUPPO: PROGETTO 3D – NET
Quali sono gli enti promotori?
ENGIM Internazionale, SOL MANSI Roma, Comune di Roma.
Qual è l’obiettivo del progetto?
- ridurre il divario esistente tra chi può accedere alle nuove teconologie e chi
no (digital divide);
- rafforzare competenze e fornire strumenti alle organizzazioni non governative
e associazioni di base guineane, che cooperano e/o collaborano con SOL MANSI;
- rafforzare lo staff locale di SOL MANSI.
Come viene realizzato?
Il progetto prevede 5 livelli di azione:
1 – Formazione tecnica per l’uso delle strumentazioni necessarie;
2 – Formazione tesa a rafforzare le capacità di relazione con le istituzioni locali,
nazionali ed internazionali e con gli altri nuclei di resistenza ed innovazione
presenti sul territorio;
3 – Formazione tesa a rafforzare la capacità di ideare, condurre, realizzare azioni
di sviluppo sul territorio;
4 – Riflessione comune su:
- cooperazione
- progettazione condivisa dello sviluppo
- giustizia sociale (dignità, diritti umani, beni comuni)
5 – Interscambio a livello nazionale e internazionale, attraverso una piattaforma
on-line, realizzata allo scopo.
La metodologia applicata nelle diverse azioni del progetto è basata sullo “sviluppo
delle capacità” (capacity building). Per “capacità” si intende l’abilità degli individui,
delle organizzazioni e delle società di realizzare le proprie funzioni, risolvere
i propri problemi, conseguire risultati durevoli. “Capacity building” è quel processo
che permette di acquisire, rafforzare, adattare e mantenere nel tempo questa abilità,
attraverso diverse fasi quali: identificazione dei problemi, risoluzione degli stessi,
elaborazione di un piano di trasformazione ed implementazione, valutazione dei cambiamenti.
Dove viene realizzato?
SOL MANSI mette a disposizione le proprie sedi in Bissau - in particolare quella
situata nel bairro (quartiere) di Antula - per il coordinamento generale e la realizzazione
delle attività formative, oltre che il proprio staff locale ed internazionale per
lo sviluppo del progetto in loco. L’edificio di riferimento, in cui si attuano le
attività formative e presso il quale avrà sede il Centro di cultura e di documentazione
(Centro polivalente), è stato realizzato a cura da SOL MANSI, su uno spazio legalmente
concesso dalla comunità residente nella tabanka di Kuyo (Antula) e registrato agli
atti del Municipio di Bissau. Il Centro di documentazione ha ricevuto il supporto
tecnico di CODESS CULTURA Soc. Coop.
ENGIM Internazionale cura le attività da svolgersi in Italia, il coordinamento della
progettazione e della gestione della piattaforma on-line (o network), l’amministrazione
del progetto nel suo complesso, facendo riferimento alle sedi romane dell’Organizzazione.
A che punto è il progetto?
A settembre 2009 si è conclusa la prima fase del progetto, che ha visto il coinvolgimento
di 3 organizzazioni locali nelle attività di formazione, nella costituzione del
centro di documentazione ad Antula, nell’avvio della piattaforma on-line. Il progetto
andrà avanti per altri 2 anni, corrispondenti ad altrettante fasi, nei quali è previsto
l’allargamento ad altre 4 organizzazioni.
Ecco le foto… buona visione!
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2009)
L'ISTRUZIONE
DEI BAMBINI
Ottobre 2009: è il momento in cui più di duecento bambini hanno cominciato le
loro lezioni nella scuola di Kuyo!
Chi è l’ente promotore?
SOL MANSI al momento finanzia le spese di ordinaria e straordinaria amministrazione;
l’O.P.A.M. ha contribuito con due finanziamenti alla realizzazione dei nuovi arredi
scolastici e al pagamento dello stipendio degli insegnanti.
Da chi è realizzato il progetto?
SOL MANSI coordina tutte le attività, insieme al partner locale AMIC: il personale
locale consiste in un direttore didattico, sei insegnanti, una segretaria amministrativa.
Chi sono i beneficiari del progetto?
Più di duecento bambini frequentano le lezioni, organizzati in tre classi di mattina
e tre classi di pomeriggio.
Ecco le foto… buona visione!
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2009)
PROGETTO IRRIGAZIONE
ACQUA -> IRRIGAZIONE -> AGRICOLTURA:
MICROPROGETTO PER L’IRRIGAZIONE A POMPAGGIO SOLARE NEL BAIRRO DI ANTULA
Quali sono gli enti promotori?
SOL MANSI onlus (in collaborazione con il dott. Eugenio N’Luta) con il contributo
finanziario della FONDAZIONE BASSO – Sezione Internazionale (Bando Africa).
Quali sono gli obiettivi del progetto?
- Contribuire allo sviluppo socio-economico del bairro di Antula (Bissau)
- Reperire risorse idriche da utilizzarsi per l’irrigazione ecosostenibile dei campi
messi a coltura (boulanhas)
- Migliorare la produzione agricola delle famiglie, nella quale le donne hanno un
ruolo fondamentale.
Come viene realizzato?
Nella prima fase si procede con:
- la redazione di una mappa topografica dei ca. 10 ettari di suolo corrispondenti
all’area messa a coltura, fra risaia e orti, per evidenziare sia gli aspetti fisiografici,
sia quelli antropologici;
- l’analisi fisico-chimica da parte di esperti coinvolti per valutare la composizione,
il grado di fertilità, le specifiche attitudini idrico-organiche del suolo;
- lo studio delle caratteristiche idrografiche dell’area per definire il sistema
di irrigazione più opportuno e le modalità di realizzazione dei 2 pozzi/serbatoi
artificiali.
Nella seconda fase si provvede a:
- istallare 2 pompe collegate a 8 pannelli solari per estrarre l’acqua necessaria
ad irrigare almeno 4000 M2 di suolo messo a coltura ortiva;
- montare e mettere in funzione gli impianti, tramite tecnici locali reclutati nell’ambito
del Centro di Formazione Professionale di Bissau e supportati all’occorrenza da
esperti italiani;
- realizzare l’impianto d’irrigazione a goccia (ecosostenibile), attraverso l’impiego
di materiali semplici reperibili in loco o facilmente trasportabili (es. tubi in
pvc, tubi di gomma, gocciolatori, valvole etc.);
- delimitare quattro diverse aree all’interno del perimetro complessivo degli orti,
che beneficeranno di altrettanti sistemi irrigui “a goccia”, autonomi e distinti;
- Attuare una formazione specifica destinata sia al personale preposto al funzionamento
e la manutenzione delle opere (primo corso), sia direttamente agli orticultori (secondo
corso).