La popolazione della Guinea Bissau (1.187.000 abitanti) è costitutita da almeno
23 gruppi etnici, i più importanti dei quali sono i
Balanta, che vivono nelle regioni costiere e meridionali, e i Fula che vivono nel nord.
Altri gruppi etnici sono i
Manjaco (o Manjak), i
Papel e i
Fulup (che hanno stretti legami con i Diola del Senegal) e i
Mandingo (o Mandinka) delle regioni interne.
Le isole sono abitate prevalentemente dai
Bijago.
E’ presente anche una importante minoranza di meticci di discendenza euro-africana.
Le popolazioni continentali presentano notevoli affinità culturali con le etnie dei vicini Senegal e Guinea.
La cultura bijago ha invece una propria specificità ed è di grande interesse.
Alcune credenze sull’aldilà spingono gli abitanti a trasportare le salme su un’altra isola, per evitare che gli spiriti dei defunti tornino a tromentare i vivi.
Interessanti sono anche le usanze legate al corteggiamento, al matrimonio, alla procreazione.
I Bijago hanno conservato l’uso di figure e maschere scolpite.
In particolare, statue raffiguranti
Iran,
il grande spirito, vengono usate per i rituali agricoli (figura seduta che spesso indossa un cappello) e di iniziazione (toro inferocito con corna vere).
Ma si possono trovare anche maschere con sembianze di squali, pesci sega e ippopotami.
Le danze e la musica tradizionale delle regioni continentali denotano influenze dei vicini Mandingo e Diola senegalesi.
La
kora (simile all’arpa) e il
balafan (simile allo xilofono) vengono solitamente suonati mentre alcune donne danzano a turno davanti ad una cerchia di spettatori.
Il ritmo tradizionale guineano è il
gumbé.
Nella musica moderna, specialmente quella esguita dai gruppi orchestrali più importanti, prevalgono i ritmi latini.