Stiamo realizzando nella zona di Kuyo, situata nel quartiere di Antula, alla periferia di Bissau, un centro di alfabetizzazione e di formazione
al lavoro che coinvolge giovani/adulti abitanti nella zona, in prevalenza donne.
Ci avvaliamo, per l’attuazione del progetto, della collaborazione di partner locali: è nostro referente sul territorio AMIC, ong locale, da molti anni impegnata in campo educativo e nella tutela dell’infanzia.
Il progetto, ormai già avviato da un anno viene portato avanti attraverso il coinvolgimento diretto della comunità a cui si rivolge. Il metodo adottato, che si ispira a Paulo Freire, porta i destinatari alla piena consapevolezza di agire, di crescere e di migliorare la propria condizione dall’interno. Ogni azione viene condivisa con la popolazione di Kuyo e realizzata nella piena partecipazione della comunità, che ne è protagonista.
Nell’arco di 3 anni, procedendo per fasi, prevediamo di:
- Insegnare a leggere, a scrivere e a "far di conto" ai giovani/adulti di Kuyo, in particolare alle donne
- Creare un "centro di cultura" in cui attuare la libera discussione, il confronto e la riflessione critica sulla realtà locale e nazionale, sulla vita familiare e comunitaria, sul lavoro.
- Organizzare laboratori professionali di orticultura e trasformazione di prodotti agricoli
- Istituire forme di micro-credito a sostegno di piccole imprese cooperative nei settori oggetto della formazione professionale
Si sono già concluse le attività di formazione dei "monitori" (insegnanti e animatori), di censimento e di selezione dei beneficiari dell’alfabetizzazione.
Si è avviato il primo ciclo didattico, che volge ormai a termine.
È stata allestita, nel cuore del villaggio, una scuola/centro di cultura per lo svolgimento delle lezioni e delle riunioni comunitarie.
Con grande fatica e impegno da parte di tutta la comunità si sono effettuati gli scavi ed i lavori di canalizzazione di un piccolo acquedotto: un impianto idrico e tre fontanili hanno permesso di portare alla popolazione (che ne era priva da vent’anni) acqua corrente, potabile.
PERCHÉ LA GUINEA BISSAU?
PERCHÉ "ALFABETIZZAZIONE" E "FORMAZIONE AL LAVORO"?
La Guinea Bissau è fra i primi cinque paesi più poveri del mondo.
La guerra civile del 1998-1999 ha contribuito a disgregare l'organizzazione dello Stato e a peggiorare la già difficile situazione economica e sociale conseguita al processo di decolonizzazione.
La guerra ha causato l’interruzione nel funzionamento del sistema di educazione pubblica: ha reso praticamente inagibili le scuole ed ha provocato da queste le dimissioni di allievi e insegnanti.
Oggi l’analfabetismo dilaga: il 46% della popolazione non sa né leggere, né scrivere.
Le donne, tenute lontane dalla scuola per motivi ed impegni familiari, sono le più penalizzate.
Il bisogno di conoscenze, sia per gli uomini che per le donne, si profila sotto almeno due aspetti: imparare in senso assoluto nozioni e concetti di base, imparare in senso funzionale a fare qualcosa che possa essere utile al lavoro o alla professione.
Le formazioni professionali di base si impongono con urgenza, in un contesto caratterizzato da ristagno economico ed assoluta mancanza di opportunità.